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Operativo l’esonero alle lavoratrici madri previsto dalla Legge di Bilancio

da | Mar 17, 2024 | Il Periscopio | 0 commenti

Con la pubblicazione della circolare 27/2024 da parte dell’Inps diviene finalmente operativo l’esonero previsto per le lavoratrici madri, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 approvata a fine anno dal Parlamento.

Entrando nel merito della misura dobbiamo innanzitutto andare a circoscrivere la platea delle lavoratrici interessate:

·        Lavoratrici con un rapporto a tempo indeterminato compreso apprendistato e somministrazione, sia privato che pubblico con esclusione del lavoro domestico

·        Lavoratrici con 3 o più figli, a condizione che il più piccolo non abbia compiuto diciottesimo anno di età (dal 2024 al 2026)

·        Lavoratrici con 2 figli, a condizione che il più piccolo non abbia compiuto il decimo anno di età (solo per il 2024)

La misura agevolativa consiste in un abbattimento totale della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile (max 250 euro mensili).

La misura prevista per le lavoratrici madri risulta alternativa all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali (nella misura del 6 o 7%) per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (quota IVS) a carico del lavoratore previsto dall’articolo 1, comma 15, della medesima legge di Bilancio.

Le lavoratrici madri che intendono fruire dell’esonero dovranno comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di avvalersene autocertificandone i requisiti e comunicando allo stesso anche i codici fiscali dei figli.

Considerando che la circolare Inps è stata pubblicata solo il 31 Gennaio, la quota di esonero di Gennaio 2024 potrà essere recuperata dal datore di lavoro e corrisposta alle lavoratrici a partire dai cedolini paga di Febbraio 2024.

Riflessioni a margine.

La misura, seppur apprezzabile e introdotta come sostegno alla natalità, è un esonero previsto solo ed esclusivamente per il periodo 2024 – 2026 e dunque temporanea (le mamme con 2 figli solo per il 2024).

Rimangono fuori dall’esonero le mamme lavoratrici a tempo determinato, le lavoratrici domestiche e tutte quelle mamme con un solo figlio. Sarebbe utile probabilmente estendere la misura indistintamente a tutte le mamme lavoratrici, senza eccezione alcuna, e tali misure andrebbero affiancate da un sistema forte di congedi parentali, per permettere alle lavoratrici mamme di non dover scegliere tra lavoro e genitorialità.

Il dato del 2022, con circa 50 mila lavoratrici costrette alle dimissioni per impossibilità di conciliare il percorso vita lavoro è allarmante e andrebbe attenzionato con misure più incisive.

Comunicazione QJ