Si fa un gran parlare dello smart working, o lavoro da remoto, di questa modalità di operare che è entrata ormai, dall’inizio del lockdown a far parte della nostra vita. Ma molto poco si parla di Workation.
Che cos’è? E’ lo smart working durante le vacanze o meglio lavorare da remoto in un luogo di vacanza unendo l’utile al dilettevole, come suggerisce il nome che nasce dall’unione della parole work e vacation.
Crediamo che quest’anno, data la contingenza che stiamo vivendo, questa sarà la modalità di molti di fare vacanza o meglio lavorare e fare vacanza insieme.Il wi-fi, lo abbiamo sperimentato, ci consente di lavorare, praticamente, dappertutto e allora basta scegliere una località di villeggiatura o del cuore da cui poter continuare la nostra attività quotidiana, godendo nel frattempo di piacevoli serate in riva al mare, del bagnetto all’ora di pranzo o di un tramonto in montagna e il gioco è fatto!
Il piacere di alzare gli occhi dal computer e vedere il mare o un bosco o un panorama mozzafiato è ben altra cosa che alzare gli occhi e vedere le pareti della nostra stanza o la finestra che dà, nel migliore dei casi, su un balcone di città.
Il primo Workation Camp italiano è nato qualche anno fa in Calabria dall’unione di quattro professionisti e imprenditori che volevano realizzare una nuova esperienza: sperimentare la vita del nomade digitale, crescere attraverso nuove relazioni e soprattutto al di fuori dei circuiti tradizionali.
Allo stato attuale delle cose, questa formula è più una necessità che una libera scelta, ma siamo sicuri che vedere le cose da un’altra prospettiva, dandoci più tempo di pensare, di vedere bei panorami, di gustare buon cibo, unendo in un giusto mix lavoro e vacanza, possa essere utile soprattutto alla nostra crescita personale.
E allora: Buona Workation a tutti!