Tra le corsie degli ospedali, nei corridoi delle case di cura, accanto al letto dei pazienti, si fa largo una figura professionale preziosa e insostituibile: l’Operatore Socio Sanitario (OSS). La sua crescente importanza nel panorama sanitario e sociale italiano si deve alla sua duplice vocazione che si declina sia in ambito sanitario che sociale. Costituisce ad oggi un ruolo essenziale per il benessere fisico e psicologico di persone fragili, malate o in condizioni di disagio.
L’espansione della professione di OSS: riflesso dei mutamenti demografici italiani
La crescente domanda di Operatori Socio Sanitari (OSS) in Italia è un fenomeno strettamente connesso alle profonde trasformazioni demografiche che stanno caratterizzando il nostro Paese.
Processo di invecchiamento della popolazione. Uno dei fattori che impattano maggiormente è l’invecchiamento progressivo della popolazione italiana. Secondo i dati Istat, nel 2023 la quota di over 65 ha raggiunto il 23,1%, un valore destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Questo significa un crescente numero di persone che necessitano di assistenza sanitaria e sociale con il conseguente incremento della domanda di figure professionali che operano in ambito sanitario.
Crescita delle malattie croniche. L’invecchiamento della popolazione si accompagna all’aumento di malattie croniche come diabete, ipertensione e demenza. Queste patologie richiedono un’assistenza continuativa e qualificata, che l’OSS può fornire a domicilio o in strutture dedicate.
Riduzione della rete familiare. Un altro elemento da considerare è la riduzione della rete familiare tradizionale. In passato, i familiari spesso si assumevano la responsabilità di accudire i propri cari anziani o malati. Oggi, con l’aumento del lavoro femminile e la diffusione di nuclei familiari monoparentali, questa rete di supporto si è indebolita, creando la necessità di figure professionali come l’OSS.
Disabilità. L’incremento delle persone con disabilità, sia fisiche che cognitive, rappresenta un ulteriore fattore che contribuisce alla crescita della domanda di OSS. Queste persone necessitano di assistenza specifica per svolgere le attività quotidiane e mantenere la propria autonomia, compiti che l’OSS può svolgere con competenza e professionalità.
Politiche sociali. Le politiche sociali promosse negli ultimi anni hanno contribuito a valorizzare il ruolo dell’assistenza domiciliare e dei servizi sanitari e sociali di prossimità. Questo ha portato ad un aumento della domanda di figure professionali come l’OSS, in grado di operare in questi contesti.
L’espansione della professione di OSS è strettamente legata quindi ai cambiamenti demografici in atto in Italia. L’invecchiamento della popolazione, la crescita delle malattie croniche e la riduzione della rete familiare sono solo alcuni dei fattori che stanno determinando un crescente bisogno di assistenza qualificata. L’OSS, con le sue competenze e la sua dedizione, rappresenta una figura chiave per rispondere a questa crescente domanda e garantire il benessere di chi si trova in condizioni di fragilità.
La forza del lavoro di squadra
L’OSS opera in équipe con altri professionisti sanitari – infermieri, fisioterapisti e medici – svolgendo una serie di attività dedicate al soddisfacimento dei bisogni primari dell’assistito. Tra le sue competenze figurano:
- Cura dell’igiene personale e dell’ambiente: garantisce l’igiene e il comfort dell’assistito, curando la sua persona e l’ambiente in cui vive.
- Assistenza nelle funzioni biologiche: supporta l’assistito nell’espletamento delle funzioni biologiche, come l’alimentazione, l’eliminazione e la mobilità.
- Collaborazione con gli altri operatori: collabora attivamente con gli altri professionisti sanitari per garantire un’assistenza completa e personalizzata all’assistito.
- Supporto emotivo e relazionale: offre supporto emotivo e relazionale all’assistito, favorendo il suo benessere psicologico e la sua socializzazione.
E’ forse proprio quest’ultima attività appena citata che rende il ruolo dell’operatore socio sanitario così determinanteper il benessere psicologico e la socializzazione dell’assistito, soprattutto in caso di persone fragili, malate o in condizioni di disagio.
Capiamo meglio con quali azioni di supporto si manifesta
- Ascolto attivo: l’OSS dedica tempo all’ascolto attento e senza giudizio dell’assistito, creando un clima di fiducia e di apertura. Questo permette all’assistito di esprimere le proprie emozioni, paure e preoccupazioni, favorendo il suo benessere psicologico.
- Empatia: l’OSS si pone con empatia nei confronti dell’assistito, cercando di comprendere i suoi stati d’animo e i suoi vissuti. Questo atteggiamento di comprensione e di vicinanza emotiva aiuta l’assistito a sentirsi meno solo e più supportato.
- Sostegno motivazionale: l’OSS incoraggia e motiva l’assistito a raggiungere i propri obiettivi, aiutandolo a superare le difficoltà e a mantenere una visione positiva del futuro.
- Gestione dello stress: l’OSS aiuta l’assistito a gestire lo stress e l’ansia, insegnandogli tecniche di rilassamento e di coping.
- Supporto nelle relazioni interpersonali: l’OSS favorisce la socializzazione dell’assistito, aiutandolo a mantenere i contatti con i familiari e gli amici e a crearne di nuovi.
Una relazione autenticamente Umana
- Alla base del supporto emotivo e relazionale offerto dall’OSS c’è la costruzione di un rapporto umano autentico e significativo con l’assistito. Questo rapporto si basa sulla fiducia, sul rispetto e sulla capacità di comunicare in modo chiaro empatico e comprensibile, adattandosi alle esigenze e alle capacità dell’assistito.
Un ponte tra l’assistito e il mondo favorendo la comunicazione e la collaborazione con i familiari, i caregiver e gli altri operatori sanitari e sociali. Questo permette di creare una rete di supporto solida e coordinata, che contribuisce al miglioramento del benessere globale dell’assistito.
Il supporto emotivo e relazionale rappresenta quindi un aspetto fondamentale del lavoro dell’OSS. Attraverso la sua professionalità, la sua empatia e le sue capacità comunicative, l’OSS contribuisce al benessere psicologico e alla socializzazione dell’assistito, migliorando la sua qualità di vita e favorendo la sua reintegrazione nel tessuto sociale.
Come si diventa Operatore Socio Sanitario?
Per diventare OSS è necessario seguire un corso di formazione specifico, della durata di 1000 ore, che comprende lezioni teoriche e tirocini pratici. Il superamento dell’esame finale consente di ottenere l’Attestato di Qualifica “Operatore Socio Sanitario”, valido su tutto il territorio nazionale e nei Paesi della UE
L’OSS trova impiego in diverse strutture, tra cui ospedali, case di riposo, centri diurni, RSA e al domicilio dell’assistito. La domanda di OSS è in costante crescita, data la crescente necessità di assistenza qualificata per la popolazione anziana e fragile.
Un ruolo in evoluzione. La figura dell’OSS è in continua evoluzione, grazie all’aggiornamento costante delle sue competenze e all’ampliamento del suo campo d’azione. L’OSS rappresenta un tassello fondamentale nel garantire un’assistenza sanitaria e sociale sempre più vicina alle esigenze dei cittadini.
L’Operatore Socio Sanitario rappresenta una figura professionale di grande valore, il cui ruolo è destinato a crescere ancora di più in futuro. La sua dedizione, la sua professionalità e la sua capacità di relazionarsi con gli altri lo rendono un elemento prezioso per il benessere di chi si trova in condizioni di fragilità.