La Bussola
La Bussola è lo spazio di approfondimento dedicato alle nostre iniziative, i nuovi trend, le novità di settore.
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Siamo il Punto di Contatto
tra Persone e Lavoro.
Generazione Z e il Futuro del Lavoro
La Generazione Z sta trasformando il mondo del lavoro con priorità su flessibilità, equilibrio vita-lavoro e innovazione tecnologica. Scopri come le aziende possono adattarsi per valorizzare il contributo di questa generazione dinamica e orientata al cambiamento.
Sostenibilità in ambito HR
Tra le metafore più calzanti di questo inizio di lavori...
Nella direzione della Felicità
Scopri come la felicità al lavoro influisce sul benessere e la produttività. Esplora il ruolo dei leader e delle nuove generazioni nella costruzione di un ambiente di lavoro positivo
Chi cerca trova… lavoro
Job Connection, è un evento ideato per dare spazio alle nuove professioni, alle capacità che le sfide del mondo del lavoro richiedono: competenze, conoscenze, esperienze
Formazione e occupabilità: ripartire da sé
I corsi di formazione finanziata e il loro contributo alla ricerca di un nuovo lavoro
Diritto alla Disconnessione: quando scollegarsi dal lavoro diventa un diritto
Diritto alla Disconnessione: la nuova legge in Australia e la situazione in Europa e Italia
L’Australia ha recentemente introdotto una legge sul diritto alla disconnessione che permette ai dipendenti di non rispondere a email e chiamate di lavoro fuori orario, senza ripercussioni. La normativa, appena entrata in vigore, è stata accolta positivamente dai sindacati, ma ha suscitato critiche da parte delle associazioni di datori di lavoro, che la ritengono confusa. In Europa, Francia e Italia hanno adottato regolamenti simili, ma con meno impatto pratico. L’articolo esamina i pro e i contro di questa legge e la situazione normativa in Europa, offrendo spunti su come il diritto alla disconnessione possa influenzare il futuro del lavoro.
Il Feedback efficace: ingredienti utili a saperne dare e ricevere
Il Feedback efficace: ingredienti utili a saperne dare e...
Le Ferie: un investimento per la salute e la produttività
Prendere una pausa dal lavoro, creando la distanza necessaria a garantire un totale rilassamento non solo fa bene alla salute fisica e mentale ma contribuisce a creare i presupposti per una ripresa lavorativa energica e sprintosa. In alcuni casi però ci sono delle resistenze ad allontanarsi dal lavoro.
Perché sono così preziosi gli OSS nell’attuale panorama sanitario e sociale?
L’Operatore Socio Sanitario. La sua crescente importanza nel panorama sanitario e sociale italiano si deve alla sua duplice vocazione che si declina sia in ambito sanitario che sociale. Costituisce ad oggi un ruolo essenziale per il benessere fisico e psicologico di persone fragili, malate o in condizioni di disagio.
Cerco lavoro e non lo trovo “cosa c’è di sbagliato in me?”
La strada della ricerca del proprio lavoro, sia per i giovani che per i profili senior, è un percorso sfidante e, talvolta, stressante. Richiede un mix di preziose abilità tenacia, flessibilità, capacità di osare e una sana dose di realismo. Momenti di entusiasmo e slancio possono alternarsi a fasi di sconforto, dove la bussola interiore rischia di vacillare. In questi casi, può capitare che una scomoda e strisciante domanda cominci a farsi breccia dentro e, se trova spazio, si accomoda al centro dei nostri pensieri condizionando il nostro sguardo e depotenziando le nostre azioni:
“Cosa c’è di sbagliato in me”
Quando le ricerche si protraggono nel tempo e non si intravede, neanche da lontano, il raggiungimento degli obiettivi sperati, generalmente, nel tentativo di trovare delle responsabilità “esterne” si passano in rassegna tutti gli elementi negativi che caratterizzano oggi il mondo del lavoro, nel nostro contesto geografico. Nella mente si alternano, come una danza, tutte le informazioni di cui siamo in possesso: crisi economica, lenta ripresa delle aziende nel periodo post pandemico, salari bloccati, fuga dei talenti all’estero, concorrenza spietata tra i candidati per via dei livelli sempre più alti di specializzazione e dell’alto tasso di disoccupazione. Poi arriva, strisciante un’ipotesi “e se il problema fossi io?”. Come tutti i pensieri nefasti e ossessivi di cui la nostra portentosa mente è capace, anche questo, nel tempo, cercherà ostentatamente conferma in tutto ciò che ci accade all’esterno, per poi poter affermare in maniera sempre più convinta che sì, il problema sono proprio io!!