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Rapporto Almalaurea: Covid e lavoro

da | Giu 16, 2020 | Uncategorized | 0 commenti

È uscito nei giorni scorsi l’annuale rapporto di Almalaurea, che ogni anno ci dà le indicazioni sulle condizioni occupazionali dei laureati, la validità dei corsi di laurea per cercare lavoro ed altro ancora.

Quest’anno, però, data la particolarissima situazione in cui ci troviamo a causa del Covid19 e del conseguente lockdown ha aggiunto una parte in cui analizza i dati parziali (marzo-giugno 2020), legati all’emergenza pandemica che, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni sul profilo dei laureati protagonisti del Rapporto 2021 e sulla loro condizione occupazionale.

Dai dati emerge che nei primi mesi del 2020 il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 65,0% tra i laureati di primo livello e al 70,1% tra i laureati di secondo livello. Rispetto 2019, entrambe le quote sono in calo, anche se si conferma la corrispondenza tra studi compiuti e lavoro svolto, solo che il livello di efficacia è più alto per i laureati di secondo livello rispetto a quelli del primo.

Per quanto riguarda l’andamento della domanda di laureati, in questo periodo di crisi pandemica, l’andamento della banca dati dei curricula della rete ci consente di fotografare, parzialmente, la dinamica della ricerca di personale laureato, diciamo parzialmente perché le imprese che si rivolgono alla rete Almalaurea (circa 16.000 nel 2019 e nel 2020) non possono essere considerate pienamente rappresentative del tessuto economico e produttivo italiano. Si rivolgono da Almalaurea, infatti, soprattutto le aziende con più di dieci dipendenti, appartenenti al settore industriale (in particolare metalmeccanica) e le imprese che operano nel ramo dell’informatica.

Ma veniamo ai dati. Nel mese di gennaio 2020 sono stati acquisiti dalle imprese oltre 100mila cv, con un aumento del 15% circa rispetto all’anno precedente, con un’ottima partenza, nel mese di febbraio, invece, registriamo un calo del 17%, che a marzo diventa il 45% fino ad arrivare il 56% in aprile, con una lieve ripresa a maggio che registra un calo del 55%, corrispondente all’avvio della fase 2.

È una contrazione che riguarda tutti i tipi di corso, tutte le aree territoriali e tutti i gruppi disciplinari, con la sola eccezione del gruppo medico (i cv acquisiti sono triplicati, rispetto allo scorso anno). Quest’ultimo risultato è rilevante ed evidenzia il picco delle richieste di laureati con queste professionalità in concomitanza con l’emergenza sanitaria. Contrazione che viene confermata anche da parte di tutte imprese, con la sola eccezione di quelle che operano nella sanità.

È un mondo del lavoro che sta cambiando e che ancora non sappiamo verso quale nuova realtà ci sta conducendo.

ServiceDesk QuoJobis